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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

God tur!

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Buona parte di questo mese e mezzo dopo il ritorno a nord l'ho dedicato alle passeggiate. O meglio ad andare "på tur".  Non è facile tradurre in italiano questa espressione norvegese: si va "på tur" quando si passeggia in città, ma soprattutto quando si fanno passeggiate nella natura, che poi sono sempre più escursioni che passeggiate. Al limite si aggiunge "på tur på fjell" (in montagna) per indicare un'escursione più impegnativa ma "gå på tur" racchiude immagini e operazioni che sono familiari per ogni norvegese ma forse non tanto per un italiano medio. Quando si va "på tur" ci si attrezza con zaino dotato di acqua, cioccolato, altro cibo tipo noccioline e frutta secca, eventualmente pølser (würstel) e salse (che esistono anche in formato piccolo "perfekt på tur"), vestiti per ogni condizione meteorologica che con bambini significa anche scarpe di ricambio qualora ci sia la concreta possibilità che si bagnino (per es

Siamo vivi!

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Ho scritto davvero poco negli ultimi mesi. Amine si è infortunato una caviglia a fine giugno e da allora abbiamo passato un paio di mesi abbastanza difficili. Lui ovviamente ha potuto aiutarmi meno in casa e allo stesso tempo alcune gite che avevamo programmato sono saltate perché impossibili per me da sola con i bambini o per lui con il piede dolorante. Così ci siamo trovati a sfruttare poco le (infinite) ore di luce estive. Il tempo in realtà non è stato dei migliori, ma per esempio ci è dispiaciuto non partecipare al campeggio in spiaggia nell'isola di Sørøya. Ho voluto anche stare un po' in silenzio per dedicarmi alla famiglia, Mattia Leone ha passato un periodo di gelosia e opposizione nei nostri confronti e mi sono interrogata tanto su come comportarsi e sulle cause. A volte avrei voluto condividere qui le mie perplessità e i miei pensieri, ma poi,  pur essendo parte della sfida della genitorialità e dello stare lontano dalle proprie origini,  ho scelto di tenerli per n